Come distinguere l'influenza dagli altri virus respiratori: sintomi e cure
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Come distinguere l’influenza dagli altri virus respiratori: sintomi e cure

Fabrizio Pregliasco

Come riconoscere l’influenza rispetto agli altri virus respiratori comuni, i sintomi principali e le indicazioni per curarsi correttamente.

Con l’arrivo della stagione fredda, è normale domandarsi se i sintomi che stiamo avvertendo siano dovuti all’influenza o a un altro virus respiratorio. Febbre, mal di gola e naso chiuso sono comuni a molte malattie, ma ci sono differenze che permettono di distinguere l’influenza dagli altri patogeni. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, oltre 260 virus circolano in inverno, complicando la diagnosi. Vediamo come riconoscere i sintomi e come comportarsi.

donna malata con il raffreddore

Le caratteristiche dell’influenza

Per essere certi di trovarsi di fronte a un’influenza vera e propria, devono manifestarsi tre sintomi chiave: febbre alta con inizio brusco (superiore ai 38°C), sintomi respiratori come tosse o mal di gola, e sintomi sistemici come dolori muscolari, mal di testa o un senso di affaticamento generale. Questi segnali sono abbastanza chiari e si presentano in combinazione.

L’influenza può avere un decorso più lungo rispetto ad altre infezioni virali, con una durata di circa una settimana.

È inoltre importante considerare che, ogni anno, si presentano diverse varianti del virus influenzale, come l’H3N2 che ha colpito duramente l’Australia nel 2024. “In Australia il virus dell’influenza H3N2 ha provocato la seconda stagione influenzale più aggressiva degli ultimi 10 anni,” spiega Pregliasco. “Il tipo H1N1, primo caso italiano di influenza della stagione 2024-2025 individuato a inizio ottobre a Novara, invece è un patogeno che non sembra manifestare una maggiore aggressività rispetto agli anni passati.” Come riportato da repubblica.it

Come riconoscere i virus parainfluenzali

Al contrario dell’influenza, i virus parainfluenzali presentano una sintomatologia più lieve e di breve durata, spesso non superiore ai 5 giorni. Tra questi, i più comuni includono rhinovirus e coronavirus non Covid, che provocano raffreddore e altri disturbi respiratori minori. Anche il virus respiratorio sinciziale può causare sintomi simili all’influenza, ma di solito è meno grave negli adulti. “Sul gradino più basso di una scala immaginaria si trovano i rhinovirus, mentre all’estremo opposto, subito sotto l’influenza, c’è il virus respiratorio sinciziale,” aggiunge Pregliasco.

Per stabilire se si tratti di Covid-19, è sempre consigliabile effettuare un test, specialmente quando i sintomi respiratori sono evidenti. Se il test risulta negativo, si può procedere con una valutazione clinica per capire se si è affetti da un virus influenzale o parainfluenzale.

In caso di sintomi, consultare sempre il medico di base è fondamentale. Per i virus parainfluenzali non esiste un vaccino, quindi il trattamento mira ad alleviare i sintomi con antinfiammatori e mucolitici. Invece, per l’influenza, è possibile prevenire con la vaccinazione antinfluenzale, consigliata soprattutto a persone a rischio come anziani e malati cronici.

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ultimo aggiornamento: 18 Ottobre 2024 10:12

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